sabato 16 aprile 2011

Antichi Sapori: mangiare è un gesto agricolo.

Esistono luoghi che non hanno nulla di fisico ma sono luoghi dell'anima. Luoghi dove arrivi e ti rendi conto di trovarti in una dimensione che ha dimenticato tempo e spazio per lasciare posto ad un' unica parola: perfezione. Io ci  sono stata oggi ed è il posto di Pietro Zito, il suo ristorante "Antichi Sapori". Per la verità ci sono ritornata dopo quasi tre anni e non vedevo l'ora. Mangiare da Pietro Zito è un esperienza indimenticabile, una scoperta continua, un' emozione gioiosa che si concretizza in un atto sensuale di profondo amore per il cibo ed i prodotti della terra. Sensuale in quanto coinvolge tutti i vostri sensi senza alcuna esagerazione.  E'  gioia allo stato puro. Abbiamo lasciato che il cameriere di sala ci guidasse in questa scoperta senza neanche leggere la carta e in pochi minuti la ns. tavola era letteralmente coperta dalle più stupefacenti e semplici pietanze che possiate immaginare. L'ingresso trionfale l'hanno fatto le mozzarelline, i nodini e la burrata del Caseificio Olanda, di cui vi ho parlato ieri e che oggi abbiamo visitato, seguiti a ruota da una focaccia calda di grano arso e pomodorini secchi e delle micro bruschette abbondantemente irrorate di olio extravergine di Andria, dal profumo inebriante e piacevolmente piccante. Le mie ospiti Barbara e Colombe già non parlavano più e quando è arrivata la ricottina di pecora dolce e freschissima accompagnata da sedano caramellato io ho avuto un leggero capogiro. 
Il nostro simpatico cameriere ha continuato a incalzare con un tortino di zucca e soppressata delle Murge, dello strepitoso caprino con carciofini grigliati, carciofini sott'olio e pecorino e la salsiccia locale con cardi selvatici saltati in padella....Cardi selvatici? Si perchè Pietro e suo padre li colgono direttamente nei campi circostanti...quello che in realtà non mangiano neanche più le capre, sono una delle più squisite verdure che io abbia mai assaggiato. 
Ad un certo punto ho alzato la mano in gesto di time out e ho pregato di interrompere questa catena di delizie perchè altrimenti non saremmo state più in grado di assaggiare la pasta, che già si preannunciava un'apoteosi. Accogliendo il mio sguardo implorante, il cameriere ha trattenuto un sorriso ed è tornato in cucina per continuare il suo lavoro. Potete immaginare la reazione delle mie amiche americane, che a quel punto erano già sazie e non si aspettavano certo che io avessi chiesto un paio di "assaggini"....
In una splendida esplosione di colori patriottici sono arrivati i cavatelli di borragine serviti con cacio-ricotta ed una salsa di pomodori ottenuta da pomodorini abbrustoliti e passati al setaccio (ahggggggggghhhhhhh), che potete vedere in foto di apertura, seguiti immediatamente dopo da immancabili strascinati di grano arso e cime di rapa dall'orto di famiglia con briciole di pane abbrustolite (una delizia piccante che mi quasi messo a KO).
Penserete a questo punto che la sottoscritta sia un buco nero senza fondo, ma credetemi, è praticamente impossibile resistere a questi piatti ed il loro equilibrio e leggerezza sono straordinari. Confesso però che non ce l'ho fatta a finire gli strascinati...sapete benissimo che per me un po' di spazio va riservato al dolce. Ma non avrei mai creduto a quello che sarebbe arrivato da li a poco sulla nostra tavola. Ovviamente non abbiamo neanche permesso che il cameriere illustraste alcuni piatti di carne perchè le nostre facce erano quelle di 3 donne sazie e felici pronte ad alzarsi. Così abbiamo dato l'Ok per portarci il dolce da lui preferito come ultima sorpresa.
Dopo qualche istante ritorna con un piccolo vassoio su cui teneva una coppa piena di mandorle caramellate, le cosiddette addormenta suocere, assolutamente strepitose, croccanti, friabilissime, fatte rigorosamente con la mandorla pugliese accompagnate da una piccola brocca del loro limoncello e di un amaro fatto con liquirizia, crema di caffè e un terzo ingrediente che non riesco a ricordare...fantastici. Il ns. pranzo può considerarsi terminato in assoluta perfezione, se non fosse che mentre Colombe, Barbara ed io facciamo la festa alle mandorle, il simpatico ragazzo si presenta con nell'ordine: una cassatina con la meravigliosa ricotta di cui ho parlato, un tortino di cioccolato bianco e nero, un babà alla crema (il migliore mai mangiato), un tiramisù (divinooooo) con amaretti sbriciolati, un semifreddo al torroncino...ed ogni piatto che appoggiava sul tavolo corrispondeva all'aumento della grandezza dei ns occhi che a un certo punto sono quasi usciti dalle orbite! Voi che avreste fatto? Ecco, è quello che ho fatto anche io: mi ci sono fatta del male, tantissimooo, ma che bellezza però! 

Devo dire ancora qualche parola su questo posto meraviglioso. Pietro e prima di lui suo padre e sua madre, hanno creduto e rigorosamente proteggono la qualità ed identità della loro cucina. Antichi Sapori è un presidio slow food ed è veramente uno dei posti più speciali del nostro paese (pur essendocene molti in verità), proprio per l'unicità del lavoro di queste meravigliose persone. All'ingresso del ristorante un bel cartello in pietra dice: "Mangiare è un gesto agricolo" e l'opera di Pietro sintetizza in pieno questo concetto. Pietro ci ha guidato nella visita del suo fantastico orto (un cartello all'ingresso dice "Attenzione, verdure che scoppiano di salute"), dove coltiva tutte le verdure che serve poi ai suoi ospiti e dove i carciofi abbracciano i gigli. Ogni sasso, roccia e angolo del giardino nasconde un'erba aromatica diversa: ho osservato Pietro raccogliere e strofinare foglie di un numero imprecisato di menta sempre diversa per poi farcela annusare e nessuna era uguale all'altra. Ho visto, toccato e annusato la Melissa (mai vista prima), il timo limoncello, la citronella che non si trova mai con facilità, la salvia all'ananas (un esperimento di Pietro), almeno 7 diversi tipi di origano, la borragine, decine di erbe spontanee che lui usa in cucina...sono ancora inebriata da questa visita e prego che posti come questo restino fortemente aggrappati all'eredità del passato, pur rinnovandosi nella creatività dell'entusiasmo. Se vi capiterà di passare da Andria, guidate fino a Montegrosso e fermatevi da Pietro. Il vs. viaggio sarà appena cominciato e non potrete che desiderare di tornarci prestissimo. 


21 commenti:

  1. Quante leccornie di "antichi sapori"...complimenti...ciao.

    RispondiElimina
  2. Che tripudio! Questo dai tuoi racconti è un posto dove andare assolutamente e non solo di passaggio, dovrebbe essere la meta! Mi segno subito l'indirizzo e il prossimo giretto in Puglia comincerà da lì! Buon fine settimana ciao :)

    RispondiElimina
  3. Che meraviglia tesoro!!!! Tutte queste cosine buone di prima mattina sono una vera tentazione!!! Mi segno l' indirizzo...non si sa mai!!! Un bacione e hai visto che siamo in finale da Juls'? Complimenti a tutte e due...è già una vittoria!!!! Bacioooooo!!!!!

    RispondiElimina
  4. ma non puoi spiegare tutto così accuratamente e lasciarci con l'acquolina in bocca!!!!! Patty stavo per scriverti in privato per spiegarti il programma che fa i collage ma hai gia fatto tutto da sola ; )
    Ti ho gia detto che....vabbè diciamo che dare chisà cosa per stare al posto tuo!!!

    RispondiElimina
  5. ma che delizia!! da provare questo posto...me lo segno! ciao Pat, buon fine settimana :-)

    RispondiElimina
  6. non oso immaginare cosa abbiano provato le due signore americane!! di sicuro sono state conquistate per sempre dall'italianità!
    che resoconto spettacolare, viene voglia di partire subito...

    RispondiElimina
  7. accidenti Patty mi hai fatto sognare; Un post cosi' non lo visito da anni. In Calabria mi capitava, certi ristorantini a conduzione fal$miliare dove i prodotti del loro lavoro erano freschi sulla tavola degli ospiti..una bontà , la qualità e la quantità anche a poco prezzo ma tanto tanto amore e passione. Io verrei volentieri. Mi offro come prossima ospite!

    Ti sostengo con piacere!

    Un'abbraccio!

    RispondiElimina
  8. oddìo... mi hai fatto svenire! Quasi avessi assaggiato io tutte quelle prelibatezze e l'avrei fatto di sicuro, fossi stata lì con voi! Come fare a dire di no?
    Che bel posto. Un luogo magico, non da ultimo per la gente genuina che se ne prende cura e con la medesima attenzione cura i propri ospiti.
    Grazie per avercelo fatto conoscere... non sono mai stata in Puglia e chissà che un giorno...
    Un bacio e buona serata

    RispondiElimina
  9. @Che dire, sarebbe stato troppo stupendo pranzare insieme da Antichi Sapori. La cosa certa è che non avremmo parlato poi tanto, tutti presi a mugolare con la bocca piena e gli occhi al cielo...ma perchè no? Non si potrebbe pianificare un viaggetto di questo genere prima o poi? Io so la strada! Buonanotte a tutti e un abbraccione! Pat

    RispondiElimina
  10. Ciao Patty!
    Che meraviglia di posto..anch'io avrei bisogno di natura e pappa buona!

    Volevo ringraziarti del commento,e se dovessi trovare una ricetta adatta ai Syrniki dolci fammelo sapere mi raccomando!

    RispondiElimina
  11. ciao Patty... perché no? Ci potresti fare da guida... non sai quanto mi piacerebbe pranzare in quel luogo "d'altri tempi".
    un bacio e buona domenica
    P.s. (la Miss non si concede tanto facilmente. Se vuoi ci metto una buuona parola!)

    RispondiElimina
  12. Sarebbe bellissimo davvero, tutti insieme intorno ad una tavola! Non chiedo di meglio...
    Per quei cavatelli potrei fare chilometri.
    Buona domenica

    RispondiElimina
  13. mamma mia, sono morta, non so se più a guardare le foto o a leggere di queste squisitezze..focaccia di grano arso, ricottine.. muoio!
    Quando mi inviti???:-)

    RispondiElimina
  14. Ciao, ho appena trovato ill tuo blog e già ti invidiio per questo bellissimo ristorante dove sei andata. Ti seguiamo, visto che siamo anche "vicine" di casa. Ciao da Simona e Claudia

    RispondiElimina
  15. ecco come mi sentii la prima ed unica volta che ho mangiato lì! hai descritto perfettamente la sensazione di stupore, meraviglia, impossibilità di fermarsi e voglia di andare oltre ai limiti corporei! io mi feci del male con la cassatina, che nonostante tutto riuscii a doppiare!

    RispondiElimina
  16. Che meraviglia di posto,tra le tue dettagliate descrizioni(vengono proprio dal cuore) e le foto penso proprio che hai pranzato in Paradiso!!!
    Buona giornata

    RispondiElimina
  17. Ale: sicuramente, non ti preoccupare...ci sto pensando già
    Fausta: non si quanto mi piacerebbe...ci sono posti in quella zona che impazzirei per farvi visitare (la Miss ha ceduto?)
    Marina: sai che divertimento? Ma prima o poi lancio l'idea, chissà che qualche amica foodblogger non sia della partita.
    Cinzia: ti invito anche subito. Sono in partenza per tornare a casa...sbrigati!
    Pellegrine: che bello...vi seguo da tanto tempo e sono felice che siate passate a trovarmi. Bacione
    Juls: davvero ci sei stata? Ma che meraviglia è? Dobbiamo parlare a lungo...ho altre dritte da darti. Abbraccione
    Laura: effettivamente è un paradiso per il palato, senza esagerazioni. Bacino ai micini...Pat

    RispondiElimina
  18. Dal tuo racconto e dalle foto è un posto assolutamente da non lasciarsi scappare se si capita in zona. Fai venir voglia di partire subito. Un baciotto, buona serata

    RispondiElimina
  19. Come ti capisco! Mio padre era di Corato, vicino Andria, e conosco molto bene la zona e soprattutto la bontà del cibo. Non avrei rifiutato nulla di ciò che hai menzionato, anche a rischio di esplodere. Quei dolci poi seppur non tradizionali hanno un aspetto troppo invitante. Complimenti, bella scelta!
    A presto, ti abbraccio!

    RispondiElimina
  20. Ciao Patty giramondo! E anche suonatrice, ho letto!
    Quante sorprese ci aspettano ancora??? :)))
    I prossimi giorni sarò poco on-line, perciò anticipo ora tantissimi auguri di felice Pasqua!!!
    Baci!
    Linda

    RispondiElimina
  21. @Federica: carissima, non è un'impressione, è la realtà e se puoi programmare un week end da quelle parti, ti darò delle dritte stupende per un viaggio indimenticabile.
    @Dana: ehhhhhhh, allora sei pugliese nel sangue! Conosco Corato, città dell'Olio, ci sono stata diverse volte. Anche lì ci si fa del male serio a tavola. Ci torni ogni tanto? Un bacione
    @Linda: grazie per gli auguri. Sinceri e di cuore anche a te. Passerò a trovarti. Anche io sarò lontana. Me ne vado in Molise dai suoceri...altra danza gastronomica! Auguroni.

    RispondiElimina

Ciao! Grazie per esserti fermato nel mio angolino. Se ti va, lascia un pensiero, un commento, una critica. Ti risponderò con piacere. La tua opinione è importante.
Ti ricordo che se commenti con un account registrato ACCONSENTI a pubblicare il link al tuo profilo tra i commenti. Prima di commentare consulta la PRIVACY POLICY per ulteriori informazioni.